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LE MIE REVISIONI
In questa pagina vi è un elenco delle le mie revisioni. 
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G. M. Cambini
6 Duets Op.4 for two Violins
Giuseppe Maria Cambini fu un violinista e compositore italiano che dalla sua Toscana si spostò a Parigi dove morì. Musicista molto apprezzato da Gluck ma al contempo quasi disprezzato da Mozart. Le testimonianze raccontato di un quartetto d'archi composto da Boccherini, Nardini, Manfredi e Cambini alla viola. Fu infatti molto attivo nella composizione di opere cameristiche e questi duetti per due violini ne sono la riprova. Sei composizioni ricche di interessanti temi, alternati ai due strumenti, che vale la pena riscoprire.
F. A. Hoffmeister
Three Duets Op.6 for Violin and Cello
Il tedesco Franz Anton Hoffmeister trascorse gran parte della sua vita a Vienna, dapprima per studiare e successivamente per il suo lavoro di compositore. Fu amico di Mozart - che gli dedicò il celebre Quartetto KV499 - e di Beethoven che lo chiamava "mio caro fratello". Hoffmester scrisse molte Sinfonie, Concerti e composizioni cameristiche. Questi Duetti per violino e violoncello rappresentano a pieno la sua tecnica compositiva e mettono magistralmente in risalto
i due strumenti ad arco. 
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L. Tomasini
Three concertante Duets for two Violins 
Il pesarese Luigi Tomasini lavorò come orchestrale presso la corte degli Esterházy ad Eisenstadt e fu proprio il conte a mandarlo a Venezia per approfondire il suo talento musicale e strumentale. Molto stimato da Haydn, che pare gli abbia dedicato i Concerti per Violino, gli ricambiò il suo apprezzamento componendo questi tre duetti concertanti per due violini. Sono composizioni di non semplice esecuzione ma caratterizzati da una tecnica compositiva davvero interessante. In questa revisione ho cercato di annotare suggerimenti tecnici e interpretativi rispettando lo stile Haydniano che richiamano ma non omettendo la cantabilità italiana e di Venezia unita alla scuola dell'arco tipica della storica tradizione veneta. 
J. Sibelius
Suite in A Major for String Trio (1889)
Di certo questo compositore finlandese viene ricordato per le sue Sinfonie e per il celebre Concerto per Violino, caposaldo indiscusso della letteratura solistica per violino e orchestra. Jean Sibelius, influenzato fin da giovanissimo da Tchaikovsky e Dvorák, compose questa Suite per Trio d'archi che come struttura compositiva guarda al passato e ricorda a tratti il periodo classico. Con i colleghi del Trio Hegel abbiamo stilato questa revisione risolvendo le poche insidie strumentali e dando il nostro suggerimento interpretativo con dinamiche e indicazioni 
cameristiche sulla produzione del suono. 
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L. Cherubini
Complete String Trios
Luigi Cherubini, come risaputo, emigrò a Parigi dove fu per molto tempo il Direttore del Conservatorio della città. Qui insegnò e scrisse molta musica strumentale e vocale. I due Trii per archi di questa revisione sono semplicemente degli esercizi di canto e solfeggio per i suoi allievi. Queste composizioni a tre voci si possono perfettamente eseguire sui tre strumenti ad arco e con i miei colleghi di Trio si è studiato come adattare legature, dinamiche e respiri sugli strumenti ad arco. Per fare questo abbiamo immaginato di porre sotto le note frammenti di testo da opere vocali/sacre di Cherubini cercando di trovare soluzioni nell'uso dell'arco che rispettassero a pieno l'idea del compositore e facilitassero l'esecuzione di queste meravigliose pagine sugli strumenti.
C. Tessarini
Pantomime for two Violins

Carlo Tessarini da Rimini nacque nel 1690 e morì probabilmente ad Amsterdam nel 1766. Nel corso della sua vita lavorò in molte città europee, vi sono infatti testimonianze e informazioni storiche della sua attività di concertista e compositore a Venezia, Urbino, Roma, Napoli, Arnhem, Parigi e Londra.
Il suo stile ricorda molto quello Vivaldiano e Tessarini fu infatti tra i primi a portare in Europa, nei primi anni del '700, lo stile barocco-italiano riferito al violino. E' per questo motivo che in questa mia revisione ho voluto indicare soluzioni tecnico/strumentali relative all'uso dell'arco
ispirandomi allo stile di Vivaldi che Tessarini tanto ammirava. 
 
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G. B. Viotti
Duet for Violin Solo in D Minor
Giovanni Battista Viotti nacque a Fontanetto Po (Vercelli) nel 1755 e fu allievo di Gaetano Pugnani con il quale intraprese una tournée che toccò molte città europee in Svizzera, Polonia, Germania, Francia fino ad arrivare in Russia. Viotti fu anche attivo come primo violino dell'Orchestra del Teatro Regio di Torino e dal 1783 si dedicò alla composizione e all'insegnamento. Tra i suoi allievi vi è il celebre P. Rode che egli reputò da subito molto talentoso. Nei suoi molti viaggi conobbe anche J. Haydn e fondò a Londra, insieme a M. Clementi, la London Philarmonic Society. Morì in povertà nel 1824 a Londra. In questa revisione, che Viotti scrisse per il suo amico Luigi Cherubini, ho voluto omaggiare questo importantissimo autore nei 200 anni dalla stesura di questa partitura che reputo a dir poco deliziosa e che forse pochi conoscono.
G. Brunetti
Trio in E-Flat Major for two Violins and Cello (1776)

L'italiano Gaetano Brunetti nacque a Fano nel 1744 e morì a Madrid nel 1798.
Studiò violino con Pietro Nardini che fu allievo del celebre Giuseppe Tartini e nel 1760 si trasferì a Madrid dove lavorò alla Corte di Spagna.  Nella sua vita conobbe il violinista Filippo Manfredi e il violoncellista Luigi Boccherini e a molti infatti è nota la leggenda di rivalità tra Brunetti e Boccherini. Gaetano Brunetti compose moltissima musica: 33 sinfonie, 40 sonate per violino e moltissimi trii, quartetti, quintetti e sestetti. Si occupò inoltre di organizzare eventi musicali a corte e venne eletto Direttore della Libreria Reale di Madrid.
Il suo stile ricorda moltissimo Joseph Haydn e in questa mia revisione spicca la sua cantabilità strumentale e abilità di scrittura grazie alle quali venne per molto tempo considerato "il più interessante e importante compositore italiano del diciottesimo secolo".
 
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